Quando la musica fa fatica ad uscire in pubblico per via della numerosa concorrenza, tal volte errata, si inizia a dire di tutto pur di non ammettere il vero problema e, a mio modestissimo parere credo che questo sia quello che sta succedendo nella sessantanovesima edizione del festival di Sanremo.Si guarda più al singolo, come giusto che sia ma si trascura pienamente l’aspetto generale del festival della musica italiana. Per il primo anno ad esibirsi non ci sono “artisti” che dopo la fantomatica vincita durano un’anno o poco più per poi sparire e riapparire dopo dieci anni di inattività musicale. Quest’anno invece il festival viene visto con una prospettiva meno divertente e molto più noiosa, solamente perché per oltre un lustro ci siamo abituati ad assistere involontariamente “ad una festa di piazza” dove a vincere non era il più bravo ma il più capace e divertente. Certo fortunatamente non è stato sempre cosi, infatti quando parlo di “Vincita” non mi riferisco solamente al primo classificato ma direttamente al podio. Parliamoci chiaramente, la musica è qualche cosa che ha bisogno di rispetto, rimanendo nelle mente della gente il più possibile e non solamente pochi mesi . Il direttore artistico Baglioni che da due anni ha rivoluzionato il Sanremo a noi conosciuto, quest’anno ha fatto la mossa scenica giusta nello spazio musicale giusto riuscendo a partire dall’idea dell’Armonia e sopratutto giustificando tutte le scelte fatte nell’organizzazione. Una scelta abbastanza teatrale e decisa che soltanto un’artista può capire e percepire, né un direttore, né uno spettatore.
Baglioni ha capito, sicuramente osservando il Sanremo del precedente anno, quali mosse azzardate ci son state, quali mancanze hanno spiccato di più e quali gaffe ci son state, in modo da non ripeterle oggi. Ora sul fatto di gaffe si potrebbe parlare parecchio ma dico solamente che se non ci fossero la gaffe, personalmente la prima cosa che penserei sia quella che: “questi stanno seguendo passo dopo passo un copione.Dove è finita la spontaneità!” a quel punto, si che si potrà dire qualcosa sul tema gaffe, solo allora e non soltanto per creare disinformazione mediatica per gonfiare la pancia agli analfabeti funzionali.
Sanremo duemiladicianove è uno spettacolo a cui va portato pieno rispetto in un momento così difficile per l’intrattenimento. Per questo infatti credo che la migliore scelta o proposta artistica dopo cinque anni sia proprio questa, dove finalmente si vedono sul palco artisti che sanno dove e a che cosa vanno incontro.
E’ molto divertente vedere nei social i famosi “Tutti esperti di” che con la loro tastiera imbrattata di cenere e con i tasti bruciati dalla stessa sigaretta, commentano ogni cosa che capita sotto i loro occhi solamente perché diversa dalla loro opinione e dal loro gusto musicale (ammesso e “concesso” che ce ne sia uno). Non ci scordiamo che questo paese riesce a far esplodere Trapper senza alcun talento dal nulla…Anzi no! un talento ce l’hanno ed è quello di farsi notare senza alcun talento.
Ritornando al discorso Sanremo aspettiamoci grandi esibizioni, grande spettacolo e sopratutto buona musica che da un pò di anni a questa parte si sente davvero la mancanza.
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