Il mio campo visivo racchiude
uno spazio riflettente
situato davanti a me.
Mi riflette.
Ho la possibilità
stando in solitudine
di essere giudicata
dall’eco delle canzoni maligne
uscenti dalle bocche
di sirene. Le vedo così.
Rendendo il mio campo visivo
pari al nulla
cado in un mare che
con movimenti sinuosi
rende la decadenza
una dolce melodia.
L’eco mi accompagna
in questo sonno.
Forse mi risveglierò.
Le bocche ammalianti sono
parte di un volto di mostro.
Il mio, ha le stesse sembianze.
Le loro canzoni maligne
sanno come giudicarmi.
Lo fanno.
Ma vedo comunque sirene.
Forse mi risveglierò…
Georgette
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