La nebbia ti copre la vista, e le luci intermittenti dell’unico lampione acceso rendono l’atmosfera più tetra.
Ti consigliarono di alzare il volume della musica in situazioni di paura, ma il tuo cellulare improvvisamente si è spento.
Il battito accelerato rimbomba nella tua testa e rumori sospetti sono ovunque…intorno a te.
L’astrattezza dei sentimenti prende forma, e inizi ad intravedere dei colori.
C’è una bambina davanti a te ed è felice, gioca e sorride. Sei tu nella tua innocenza: quell’innocenza che hai perso dopo esser stata rapita all’età di 10 anni, e ricordi perfettamente ogni giorno rinchiusa nella casa di quell’uomo che ha abusato di te per 5 anni.
La bambina si avvicina a te, ti porge la mano e per istinto inizi ad urlare.
Fino a quando un uomo da dietro ti tappa la bocca, e l’odore della sua mano non ti è nuovo.
Georgette.
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